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Caregiver : un barlume di speranza ?

Secondo un sondaggio OpinionWay, svolto per conto dell’Observatoire de la santé (osservatorio sulla salute francese), la metà dei francesi dichiara di assistere o di avere già assistito un familiare non autosufficiente. Quindi, a fronte di un invecchiamento crescente della popolazione (In base alle proiezioni dell’Insee - istituto di statistica francese - entro il 2060 quasi un francese su tre avrà più di 60 anni) la questione dei “caregiver” familiari diventa una problema di sanità pubblica: il 31% di essi afferma di trascurare la propria salute a causa del ruolo che svolge. Lo scorso 23 ottobre il governo ha presentato un piano di “mobilitazione e assistenza per i caregiver familiari” e a tal proposito delle aziende donatrici si sono già mobilitate. Tra esse il punto di riferimento è Crédit Agricole Assurances. L’anno prossimo festeggerà i dieci anni del suo invito a presentare proposte a favore di associazioni che operano per i caregiver.

Chi è un caregiver?

Potenzialmente tutti. Per definizione si tratta di una persona che aiuta regolarmente, a titolo non professionale, una persona non autosufficiente (a causa dell’età, di una malattia o di una disabilità) a compiere una parte o tutti le azioni della vita quotidiana. I compiti svolti sono molteplici e a volte gravosi:  fornire assistenza, provvedere all’igiene personale, fare la spesa e le pulizie, fissare gli appuntamenti con i medici, svolgere le pratiche amministrative o gestire il ricovero di un familiare in una casa di cura o di riposo. Tra le difficoltà maggiormente riscontrate: trovare un aiuto. Il 73% dei caregiver dichiara di non conoscere gli aiuti e le risorse di cui può disporre, sia che si tratti di aiuti finanziari, umani o tecnici (1)

 

Conciliare l’inconciliabile

Spesso un caregiver svolge anche un attività professionale. Conciliare lavoro e assistenza familiare può diventare un vero percorso ad ostacoli. Per il 33% degli intervistati, lo status di caregiver ha un impatto negativo sulla vita professionale e il 58% dichiara di essere in difficoltà nel conciliare lavoro e obblighi familiari (1).

1. Sondaggio Macif - Unaf: « Etre aidant et travailler » (Essere caregiver e lavorare) effettuato su 371 lavoratori dipendenti nel periodo febbraio/luglio 2015.

 

10 anni d’impegno

L’invito a presentare proposte

In qualità di compagnia assicurativa responsabile legata alle problematiche dell’invecchiare bene, della salute e dell’autonomia, per CAA è stato del tutto naturale interessarsi alla causa dei caregiver.

Tutto è iniziato con un invito a presentare proposte nazionale ormai dieci anni or sono. Riguarda tutte le strutture di interesse pubblico: associazioni, fondazioni, istituzioni pubbliche, ecc. che necessitano di finanziare un’azione a favore dei caregiver. I progetti sono estremamente vari: azioni formative proposte alle aziende, workshop collettivi di informazione rivolti ai caregiver per favorire la condivisione e diminuire l’isolamento, app mobile di psicoeducazione per i caregiver il cui familiare è in cura psichiatrica, ecc.  

Ogni anno il CAA riceve circa 200 dossier grazie al contributo che Casse regionali di Crédit Agricole offrono nella comunicazione e nella diffusione dell’invito a presentare proposte. Le Casse creano i legami e partecipano nel far conoscere la ricchezza delle azioni e la varietà dei progetti sul loro territorio.

Uno studio specializzato ne preseleziona una trentina che vengono poi studiati da una giuria di selezione mista composta da personalità del gruppo Crédit Agricole e da esperti appartenenti alla società civile (gerontologi, sociologi, CNSA [Cassa nazionale di solidarietà per l’autonomia], ecc.). Un equilibrio necessario per giudicare la pertinenza delle proposte sotto ogni aspetto. Nel 2018, il CAA ha scelto di ridefinire l’invito a presentare proposte focalizzandosi su tre tematiche chiave identificate nel corso degli anni: i giovani caregiver, la prevenzione al servizio della salute dei caregiver, i caregiver e il lavoro. Fino ad oggi, questo invito a presentare proposte ha permesso di sostenere più di 150 enti con un finanziamento globale di circa 2,5 milioni di euro.

Quest’anno, Nexecur Assistance, specialista del gruppo Crédit Agricole in teleassistenza, ha pubblicato una guida per i caregiver: informazioni pratiche sugli enti e i professionisti della salute, sui contributi finanziari, ecc. Con oltre 11.025 abbonati, Nexecur Assistance propone dei servizi per alleviare nel quotidiano le famiglie assicurando la sicurezza del loro familiare 24 ore su 24 a domicilio o all’esterno.

 

Ascoltare i propri dipendenti caregiver

CAA ha voluto dare la stessa attenzione ai suoi dipendenti adottando delle buone prassi per accompagnare coloro che sono caregiver. A tal proposito sono stati firmati degli accordi che si fondano su quattro grandi temi. A questi accordi è stato attribuito il premio azienda e dipendenti caregiver (“Prix Entreprise & Salariés Aidants”) con il patrocinio di Marisol Tourraine. CAA ha quindi ricevuto il premio come migliore gestione delle condizioni di lavoro per i suoi dipendenti caregiver. Tali accordi prevedono le seguenti misure di accompagnamento: •Un’assistente sociale è a disposizione dei dipendenti caregiver al fine di offrire una consulenza personalizzata e confidenziale su tutte le azioni da compiere per semplificare la loro quotidianità. È il loro interlocutore privilegiato su tale argomento. Crédit Agricole Assurances mette inoltre a disposizione dei suoi dipendenti e dei loro famigliari il servizio informazione e accompagnamento Responsage www.responsage.com. Nel quadro di questa prestazione, ogni caregiver dipendente può contattare un consulente che, entro 72 ore, risponderà in modo personalizzato e confidenziale alla sua richiesta. Responsage è un servizio gratuito e confidenziale. I dipendenti hanno inoltre accesso a una piattaforma di supporto psicologico.

•Oltre ai permessi previsti per legge e convenzionali, i dipendenti possono beneficiare di un permesso specifico finanziato da un dispositivo solidale di regalo da parte dei dipendenti e alimentato dall’azienda. •Crédit Agricole Assurances contribuisce al finanziamento del CESU (ndt. Un voucher universale non ancora in vigore in Italia) che consente ai dipendenti caregiver di fruire di un aiuto per pagare le prestazioni dei servizi alla persona. •Al fine di sensibilizzare i dipendenti caregiver sui rischi medici legati alla loro situazione (stress, esaurimento, isolamento), Crédit Agricole Assurances ha creato una guida di prevenzione della salute dei caregiver e formerà i collaboratori coinvolti (assistenti sociali, ecc.) sulle problematiche della prevenzione dei rischi per la loro salute.

 

Impegnarsi attraverso le nostre offerte

La copertura contro il rischio di dipendenza “Vers l’Autonomie” è un’assicurazione completa che copre lo stato di dipendenza grave e parziale per rispondere a tutte le esigenze dei suoi clienti in caso di perdita di autonomia. Oltre al versamento di una rendita mensile e di un capitale in caso di dipendenza accertata, le prestazioni di assistenza consentono ai caregiver di trovare un supporto: sollievo del caregiver, controllo dell’abitazione, aiuto nelle pratiche amministrative, controllo da parte di un’assistente sociale, aiuto nel ricovero in una casa di riposo, ecc.

La sezione “I nostri consigli” del sito https://www.credit-agricole.fr/ offre dei suggerimenti sulle questioni legate all’accompagnamento di una persona non autosufficiente. Le malattie legate alla perdita di autonomia, gli aiuti esistenti o ancora il ruolo del caregiver vengono affrontati attraverso la parola di esperti. La Federazione francese delle imprese assicuratrici (FFSA) ha attribuito il marchio “GAD Assurance dépendance” alla copertura assicurativa Vers l’Autonomie. Viene commercializzata da consulenti delle Casse regionali del Crédit Agricole.  

 

Il governo si occupa della tematica

Il 25 aprile scorso il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha espresso pubblicamente la necessità di “riconoscere” i caregiver e di “creare loro uno spazio nelle politiche pubbliche”. Lo scorso 23 ottobre il governo ha presentato un piano di “mobilitazione e assistenza ai caregiver familiari”.  Questo piano comporta sei “priorità” con uno stanziamento di 400 milioni di euro nel periodo 2020-2022: l’indennità di aspettativa che percepirà un dipendente che interrompe la sua attività professionale per occuparsi di una persona disabile o anziana. Il “consolidamento e la diversificazione delle soluzioni di sollievo”: l’obiettivo è quello di raddoppiare entro il 2022 la capacità di accoglienza temporanea delle persone disabili o anziane e di raddoppiare il numero di caregiver a cui è stato dato un sostegno. La ricerca di volontari tra i giovani in servizio civile o in servizio nazionale universale. Delle azioni per formare il personale docente a “trovare e orientare i giovani caregiver” e a incoraggiarli a gestire il loro orario scolastico (studio ed esami). L’istituzione di un numero di telefono unico e la creazione di una piattaforma digitale che censirà tutte le iniziative sui diversi territori.

Fonte: Le Monde

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