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Fiere dei vini: cresce l'attesa presso gli appassionati

La prima fiera dei vini si è svolta a Colmar nel 1927, quasi un secolo fa. Ma si è dovuto attendere l'edizione del 1973 per veder decollare davvero questa manifestazione, diventata come la conosciamo oggi. Per gli appassionati costituisce l'appuntamento immancabile di fine estate. Un francese (maggiorenne) su due vi partecipa. Breve guida per avere le idee chiare tra gli scaffali. 

La spinta data dalla grande distribuzione

Sono gli ipermercati E. Leclerc nel 1973 che hanno impresso un vero impulso alle fiere dei vini. A quell'epoca la grande distribuzione proponeva quasi esclusivamente vini da tavola. Deciso a sbarazzarsi dell'immagine dei buoni vini, venduti a prezzi esorbitanti, il responsabile di allora della centrale d'acquisto dell'insegna ha cominciato a contattare i principali grossisti per convincerli a vendere le loro migliori bottiglie a prezzi più abbordabili. Per i viticoltori è stata l'occasione di liberare spazio nelle cantine e incassare preziosa liquidità prima dell'arrivo della nuova annata. Così sono nate le fiere dei vini.

 

Operazione commerciale o occasione per buoni affari?

Dire che le fiere dei vini non hanno vocazione commerciale sarebbe inesatto. Basti pensare che le vendite sono pari a 80 milioni di bottiglie, per incassi compresi tra 400 e 600 mln €. Detto ciò, non si tratta per nulla di sbarazzarsi di vini di mediocre qualità di cui ci si vuole disfare.
Al contrario, la concorrenza tra grande distribuzione, enoteche e vendite online è tale che le fiere dei vini sono diventate una vera opportunità per ottimi affari.

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Avere le idee chiare tra gli scaffali

Non è facile improvvisarsi conoscitori di vini. Ma sarebbe un peccato lasciarsi impressionare dalla varietà dell'offerta e dalla mancanza di riferimenti. Sfogliare le riviste specializzate francesi (RVF, Gault & Millau, ecc.) e i settimanali che pubblicano un inserto speciale "fiera dei vini" (le Point, le Figaro Magazine…) permette già di avere le idee un po' più chiare. Dopodiché, non si deve più esitare perché le migliori bottiglie a prezzi interessanti si esauriscono in fretta. Qualche consiglio può essere d'aiuto. Ad esempio, curiosare tra gli scaffali il giorno prima dell'apertura ufficiale: nella maggior parte dei casi le offerte sono già esposte e i venditori hanno più tempo per consigliare i clienti...
Essere osservatori: come mai sugli scaffali si trova un intero stock di bottiglie del 2013 di un certo vino? E perché non è già stato venduto? Forse non è così interessante.
Tralasciare le annate eccezionali, spesso vendute troppo care. Bisogna cercare di scovare le annate ingiustamente trascurate, come è accaduto in passato per il 2004.
Ricordarsi anche che i migliori affari non sono sempre l'appannaggio della stessa insegna...

 

2020: si prospettano ottime opportunità

La crisi sanitaria ha avuto conseguenze di cui non possiamo certo rallegrarci. Tuttavia, è evidente che gli effetti dovrebbero farsi sentire sugli scaffali quest'anno: le esportazioni in calo e le vendite ai ristoranti ferme per un intero trimestre hanno gonfiato gli stock dei produttori. I prezzi dovrebbero risentirne.

Fonti: AFB, Régal, lepetitballon.com

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