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Plastic Odyssey e Crédit Agricole: contrastare alla fonte l’inquinamento causato dalla plastica

Simon Bernard, ex ufficiale della marina commerciale e responsabile della spedizione Plastic Odyssey si appresta a fare una lunga crociera.

Per lui, come per Ulisse di ritorno a Itaca, non si tratta però di una crociera turistica. Obiettivo? Promuovere ovunque nel mondo le tecniche di riciclaggio della plastica già applicate qua e là. A bordo della sua nave ambasciatrice, Simon e il suo equipaggio intendono condividere, scalo dopo scalo, le best practice in questo campo facendo sì che vengano adottate ovunque. L’obiettivo della spedizione è di promuovere lo sviluppo di piccole iniziative imprenditoriali nel riciclaggio dei rifiuti di plastica, iniziativa sostenuta, in vari aspetti, dal gruppo Crédit Agricole e dalla Fondazione Grameen Crédit Agricole.

Un team di "osservatori e ambasciatori"

Colpito dall’estensione dell’inquinamento causato dalla plastica negli oceani (di cui la maggior parte è invisibile in quanto costituito da micro plastiche), Simon Bernard si è fissato come obiettivo di lottare contro i rifiuti di plastica promuovendone il riciclaggio per evitare che finiscano in mare. A tale scopo il progetto Plastic Odyssey prevede una spedizione di tre anni, con una trentina di scali. Partendo da Marsiglia, la nave attraverserà il Mediterraneo, per poi costeggiare l’Africa occidentale, attraversare l’oceano Atlantico in direzione dell’America latina e il Pacifico per approdare in Asia tornando, alla base costeggiando l’Africa orientale. Questo periplo interesserà i tre continenti più inquinati dove il riciclaggio della plastica è meno sviluppato. Scoprire, osservare, ascoltare gli attivisti locali, capire le altre culture… per poi condividere le buone idee con una visione imprenditoriale, cercando di farle fruttare e adattandole alle specificità di ogni territorio per promuovere le tecniche di riciclaggio che si sono dimostrate efficaci in altri paesi.

 

 

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Pronta a salpare

Ormeggiata ancora per alcune settimane, il tempo di terminare i lavori di messa in conformità e installare le unità di riciclaggio che permetteranno di trasformare i rifiuti plastici in carburante, l’imbarcazione di Plastic Odyssey prenderà il largo nel prossimo mese di gennaio. La spedizione comincerà nel Mediterraneo facendo scalo in Libano, Egitto, Tunisia, Algeria e Marocco tra gennaio e giugno del 2021.

Il gruppo Crédit Agricole ha sponsorizzato fin dall’inizio questa spedizione con l’obiettivo di permetterne la realizzazione. Nell’ottica di proseguire questa bella avventura imprenditoriale Philippe Brassac e Raphaël Appert, assieme ad altri tre manager*, all’inizio dell’anno hanno effettuato una visita della nave presso il cantiere di Boulogne-sur-Mer.

* Jean-François Abadie, direttore generale di CACEIS; Jean-Bernard Mas, senior country officer di Crédit Agricole in Polonia e CEO di Crédit Agricole Bank Polska e Serge Gaona, vicedirettore generale della Cassa regionale Alpi Provenza.[VEDI IL VIDEO]

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Un sostegno multidimensionale fornito dalla Fondazione Grameen Crédit Agricole

Facendo leva sulla sua esperienza nella promozione dell’imprenditorialità a impatto sociale e nell’inclusione finanziaria, ma anche sulla conoscenza dei territori grazie al radicamento in quasi 40 paesi, la Fondazione Grameen Crédit Agricole s'impegna a fianco di Plastic Odyssey, in particolare per favorire i contatti dei team della spedizione con le reti locali in grado di valorizzare questa avventura e favorire l’adozione di nuove tecniche di riciclaggio.
La Fondazione pertanto organizzerà i contatti con le reti e le filiere locali di riciclaggio, assistendole nella realizzazione di una cartografia dei progetti più promettenti, replicabili in grande o piccola scala, organizzando nel contempo incontri con grandi gruppi industriali locali per favorire la creazione di piccole unità pilota che elaborino modelli locali di social business.

  

 

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Perché la nave di Plastic Odyssey utilizza la plastica riciclata come carburante?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la nave di Plastic Odyssey non ha l’obiettivo di ripulire i mari dalla plastica. Si tratta piuttosto di una vetrina delle possibilità offerte dalle tecniche di riciclaggio. Open source e low cost, queste tecniche mostrano le varie tappe del riciclaggio della plastica, ossia: selezione, depurazione, sminuzzamento e fusione. Il team illustra anche come trasformare questa materia in carburante.
L’obiettivo di Plastic Odyssey non è di mettere a punto nuove tecniche ma piuttosto mostrare ad ogni scalo effettuato dalla nave le soluzioni esistenti facilmente accessibili e replicabili ovunque. L’iniziativa si basa sul concetto di low-tech, ossia tecniche semplici e pratiche, economiche e popolari.

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Crédits photos : PlasticOdyssey, Valentin Proult, Laurent Lachèvre
Sources : Ministère de  transition écologique et solidaire

 

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