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Ecoquartieri, una prima tappa verso la città sostenibile

Il quartiere è l’unità di riferimento spesso utilizzata per immaginare concretamente la città sostenibile. Il più delle volte si tratta della prima tappa di un progetto più complesso. In Francia, esiste un numero crescente di eco-quartieri che si basano su soluzioni tecniche molto efficaci, ma che a volte si scontrano con le realtà della vita quotidiana.

Ecoquartieri, una prima tappa verso la città sostenibile

Che cos’è un ecoquartiere?

Un eco-quartiere è un progetto di sviluppo urbano concepito, organizzato e gestito in una logica di sviluppo sostenibile (transizione ecologica, qualità della vita, diversità sociale, sviluppo economico e attrattiva a lungo termine). Oltre a rispettare rigorosi criteri di performance ambientale, l’eco-quartiere è inoltre destinato a garantire la diversità sociale e funzionale (abitazioni, negozi, infrastrutture pubbliche, attività terziarie, ecc.).

Questo approccio è stato adottato per la prima volta a Londra nei primi anni 2000, con la costruzione del quartiere di BedZED (Beddington Zero fossil Energy Development). Il quartiere comprende 2.500 m² di uffici e negozi e 82 unità abitative. La sua impronta energetica è inferiore dell’80% a quella di un quartiere tradizionale e del 50% in termini di consumi idrici, grazie a edifici bioclimatici, al riciclaggio dei rifiuti e allo sviluppo dell’economia locale. Altri progetti simili sono stati realizzati in tutto il mondo, come a Malmö, in Svezia, e a Mata de Sesimbra, in Portogallo.

In Francia, il numero di eco-quartieri cresce

La certificazione “ÉcoQuartier”

In Francia, la certificazione ÉcoQuartier, lanciata dal governo nel 2012, distingue e promuove la progettazione e la costruzione di quartieri che attuano i 20 impegni del disciplinare “EcoQuartier”, destinato a integrare tutte le dimensioni di un progetto sostenibile: qualità dell’aria, gestione ottimizzata dell’energia, dell’acqua e dei rifiuti, mobilità verde, diversità abitativa, coesione sociale, ecc. L’approccio “EcoQuartier” si rivolge a tutti i tipi di responsabili di progetti (enti locali, progettisti, società private o gruppi di cittadini) e riguarda ogni tipo di progetti: nuove costruzioni o rinnovamento di aree cittadine, riqualificazione di quartieri prioritari, interventi in grandi agglomerati urbani o in contesti periferici, sia in Francia continentale che nei territori francesi d’oltremare. All’inizio del 2021, quasi 300 quartieri (in costruzione o completati) hanno ottenuto la certificazione, in tutto il paese.

Un esempio di eco-quartiere a Grenoble

Uno degli eco-quartieri completati è la ZAC (zona di sviluppo concertato) di Bonne, a Grenoble, nato da un’operazione di riqualificazione di un terreno abbandonato. Il progetto ha permesso la costruzione di circa 1.100 unità abitative (più del 40% delle quali a canone sociale), di alloggi per studenti (circa 200) e di un parco urbano di 5 ettari. Gli edifici sono ad alta qualità ambientale (certificazione HQE) e includono sistemi innovativi di gestione dei rifiuti.

I limiti attuali degli ecoquartieri

Un eco-quartiere è l’intreccio di innovazioni tecniche e stili di vita. I feedback provenienti dagli eco-quartieri già esistenti da diversi anni mostrano l’importanza di una migliore integrazione tra le innovazioni tecniche adottate e i bisogni e le abitudini reali degli abitanti. Spesso, l’adozione di soluzioni tecniche, specialmente per implementare la transizione energetica, si scontra con il comportamento degli utenti, in contrasto con le previsioni dei progettisti. Alcune abitudini degli abitanti sono dannose per il funzionamento delle soluzioni tecniche immaginate (consumo eccessivo di riscaldamento, eccessiva ventilazione quotidiana, abitudini degli utenti che deteriorano i materiali innovativi, ecc.) Queste problematiche evidenziano la difficoltà di integrare i comportamenti e le abitudini degli abitanti nelle fasi preliminari del progetto.

Fonti: cohesion-territoires.gouv.fr ; ecoquartiers.logement.gouv.fr; Iddri (Institute for Sustainable Development and International Relations)

 

 

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