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- 2021/04/07
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“Smart city”: l’innovazione al servizio della città del futuro
Per poter affrontare le sfide del cambiamento climatico e permettere una migliore ottimizzazione delle risorse, alcune città sostenibili stanno utilizzando nuove tecnologie per raccogliere dati sui trasporti, l’inquinamento, le abitudini di consumo, ecc. Come può una città essere “intelligente”? Quali iniziative esistono già in Francia? Perché le “smart city” sono a volte criticate?
Che cos’è una “smart city”?
L’espressione “smart city”, o città intelligente, si riferisce a un’entità urbana capace di raccogliere dati qualificati sui vari comportamenti dei suoi utenti e sulle sue infrastrutture, grazie a contatori, sensori e telecamere inseriti nell’arredo urbano (lampioni, pensiline degli autobus, cestini dei rifiuti, reti di distribuzione dell’acqua e dell’elettricità, ecc.) Questi dati sui trasporti, l’inquinamento, le abitudini di consumo, ecc. vengono poi analizzati con strumenti digitali. Una volta elaborati, i dati dovranno consentire ai responsabili decisionali di adottare un tipo di gestione che ottimizzi le risorse della città e le abitudini dei cittadini.
In concreto, una città connessa può decidere di variare l’intensità dell’illuminazione degli edifici pubblici in base alla luminosità esterna, può indicare ai residenti le zone più inquinate della città, può rilevare rapidamente una perdita d’acqua nella rete di distribuzione, ecc.
In ambito residenziale, le unità abitative una “città intelligente” possono essere dotate di sensori connessi che consentano di coordinare le abitudini di consumo delle famiglie e le condizioni meteorologiche (temperature, livelli di soleggiamento) in tempo reale, al fine di regolare automaticamente la distribuzione di energia.
Nel campo dei trasporti, i sensori possono trasmettere informazioni in tempo reale sulle condizioni del traffico e possono individuare ingorghi o incidenti. Le informazioni sono gestite dalla città ma sono inoltrate anche agli utenti, in particolare attraverso applicazioni mobili.
La “smart city” deve essere una città collaborativa
Una città intelligente può funzionare efficacemente solo in presenza di una collaborazione attiva tra le autorità locali e i cittadini, nonché tra gli stessi cittadini. Una volta raccolti e analizzati, i dati devono essere resi disponibili in modo trasparente, per essere utilizzati dai vari utenti (cittadini, professionisti, imprese).
Le iniziative in Francia
In Francia, esistono alcuni esempi di applicazioni concrete del concetto di “città intelligente”:
- L’area metropolitana di Lille dispone già di circa 70 km di reti intelligenti di trattamento delle acque reflue e di riscaldamento, in grado di generare un risparmio energetico del 20-30% rispetto alle reti tradizionali.
- A Nantes, varie applicazioni mobili consentono di ottimizzare gli spostamenti degli utenti, di svolgere procedure amministrative e di accedere in tempo reale ad informazioni utili sulla città e sui servizi pubblici. La città dispone anche di una delle piattaforme di open data (dati pubblici) più sviluppate in Francia.
- Nel 2015, il Parlamento europeo ha assegnato alla città di Lione il 1° posto in Francia e il 10° in Europa fra le smart city del continente. Lione dispone di una rete intelligente di gestione dei dati particolarmente sviluppata e implementa regolarmente soluzioni innovative legate alla problematica della gestione dell’energia. In città, sono nati anche nuovi progetti architettonici come, dal 2010, il quartiere Lyon Confluence.
Cosa succede ai dati raccolti da una città intelligente?
Gli abitanti di una “smart city” possono legittimamente interrogarsi sulla conservazione, la protezione e l’uso dei loro dati personali. I responsabili della raccolta dei dati urbani dispongono infatti di innumerevoli informazioni sui cittadini, come i loro spostamenti, le loro abitudini di consumo, ecc. Questi dati devono essere utilizzati solo per garantire un funzionamento ottimale della città e non per controllare gli abitanti o per definire strategie di marketing a loro insaputa. Devono inoltre essere custoditi in condizioni di massima sicurezza, in modo che non possano essere modificati o trafugati da hacker o da ladri informatici.
Fonti: banquedesterritoires.fr ; smart-city.eco