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Il punto di vista di Jacques-Henri Gaulard: l'impatto della crisi per le banche

Intervista di Jacques-Henri Gaulard, Head of Banks Sector Research at Kepler Cheuvreux. 

  

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Confidiamo nella capacità del settore bancario francese di assorbire la crisi, anche a fronte di prospettive del mercato abbastanza positive.

Le banche francesi sostengono massicciamente l'economia. Secondo l'Autorità bancaria europea, i prestiti garantiti dallo Stato e le moratorie rappresentavano a fine settembre l'importo più elevato a livello dell'Unione europea, vale a dire 385 ml €. 

Abbiamo constatato che la crisi non ha alterato il valore degli attivi e che oltre il 95% dei mutuatari ha ripreso i pagamenti. Anche se la redditività subirà un lieve calo, i livelli dei mezzi propri sono molto elevati.

In ambito europeo, Kepler Chevreaux ha realizzato una simulazione dettagliata del rischio di credito e posso assicurarvi che tale rischio è limitato a causa dell'elevato livello di accantonamenti delle banche.

 

La crisi ha accelerato il processo di trasformazione nel quale si sono impegnate, in particolare lo sviluppo del digitale. Ma le sfide più strutturanti, a lungo termine, sono a mio parere quelli sociali e climatiche. Si tratta, da una parte, di tutelare l'occupazione in un contesto di mutamenti tecnologici e, dall'altra, di operare la transizione dei portafogli creditizi per una finanza più sostenibile.

Credit Agricole si trova idealmente nella posizione di far fronte a queste sfide poiché la logica della globalizzazione ha lasciato spazio a una logica di partenariato, che privilegia gli azionisti, ma anche i clienti, i dipendenti e l'ambiente, in linea con il Progetto di Gruppo.

 

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